Posteggi

Di quanto i pedoni della mia città siano ligi al rispetto del Codice Stradale ne ho già parlato tempo fa e d’allora nulla è cambiato. Gli amministratori sono sempre convinti che i concittadini  a piedi abbiano tanto tempo da perdere e tanta voglia di camminare, i cittadini invece vogliono sempre arrivare dove devono nel tempo e per la via più brevi.

Così la città è ricca di tracciati e semafori pedonali che tutti ignorano perché allungano troppo il cammino i primi e troppo le fermate i secondi. E siccome nulla succede si convincono che il rispetto delle norme e dei diritti altrui sia cosa da babbei e fanno solo quello che loro più aggrada. E quando usano bus auto o moto restano quello che sono e si comportano conseguentemente.

Così mentre da pedoni si fermano a chiacchierare occupando tutto il marciapiedi, da automobilisti speso si fermano o sostano dove capita senza preoccuparsi delle difficoltà che creano agli altri. Lo stesso fanno da motociclisti.

Sono molti in città quelli che usano la moto durante  tutto l’anno grazie al clima locale e  ancor più nella bella stagione. Sono molte le moto in circolazione e non mancano i posteggi a esse riservati. Ma probabilmente non bastano o non sono abbastanza comodi . Così se i marciapiedi sono sufficientemente ampi vanno benissimo per lasciarvi la dueruote, se  al posto lasciato libero da una vettura si mette una più corta o se, comunque,  tra le vetture si lascia lo spazio indispensabile per potere poi ripartire ma  sufficiente per infilarvi uno scooter, questo succede. Quando poi l’automobilista vorrà riusare l’auto non lo potrà fare o, se gli va bene, lo potrà  solo a costo di lunghe manovre, sfruttando quei pochi centimetri di spazio lasciati da chi ha messo la moto perpendicolarmente tra le auto in sosta nella fila.

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